“Una vera signora è una donna che non mostra mai la propria lingerie
senza volerlo”
- Lillian Day
- Lillian Day
Dalla foglie di Eva alla brasiliana di pizzo, dal basic underwear allo sports underwear, quando parliamo di
biancheria intima preferiamo utilizzare il termine francese Lingerie
perché questa lingua è l’unica capace di evocare tutto l’erotismo e il potere seduttivo di questo capo d’abbigliamento. La sua storia è
talmente antica e travagliata che potremmo stare qui ore e ore a parlarne ma
non voglio annoiarvi e quindi vi racconterò semplicemente che anche se può
sembrarvi strano, la biancheria intima non faceva parte del vestiario femminile
ma bensì veniva usato esclusivamente dall’uomo. Solo quando le donne
aristocratiche dell’antico Egitto pensarono che sarebbe stato più igienico
indossare una specie di sottoveste prima della tunica allora iniziarono a
crearsi queste prime forme di indumenti intimi. Per arrivare alla vera e
propria biancheria, quella che indossiamo noi oggi per intenderci, dobbiamo
aspettare il novecento, quando la donna cominciò il suo processo di
emancipazione sociale e politico. Da quel momento ci fu anche un rinnovamento
della lingerie con l’introduzione del reggiseno,
che venne brevettato nel 1914 da una signora newyorchese: in situazione di
emergenza infatti Caresse Crosby creò un prototipo di reggiseno, assemblando
alla meno peggio fazzoletti e pezzi di nastro con una cordicella. Anni e anni
di innovazioni, hanno permesso alla biancheria di diventare sempre più sexy e talmente leggera da risultare invisibile.
I paffuti mutandoni in calicot di cotone con bustier accollati di stecche di
balena della bis bis nonna sono stati sostituiti da: reggiseni a balconcino con magnifiche spalline in pizzo, sottovesti
in saten di seta che a volte rimpiazzano gli abiti da sera, slip e autoreggenti super sexy per il primo appuntamento con il ragazzo
che ti piace e chi più ne ha più ne metta. Anche se per me questo mondo
fiabesco è super importante, per altre persone (soprattutto donne) pare che
questa sia l’ultima cosa a cui si pensi. Davvero solo perché è intimo pensate
di potervene dimenticare? Ricordate che per essere impeccabili si deve curare
ogni minimo dettaglio ecco perché a ogni look corrisponde una lingerie! Se
indossi un outfit bianco il color carne è d’obbligo.
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Perizoma, tanga e brasiliana
senza cuciture sono adatti per abiti aderenti. Se invece sei una donna sportiva
per la palestra opta slip easy way e reggiseno con spalline incrociate, pratico
e comodo. E ricordate che, nel vostro armadio, come passepartout non può mancare il
reggiseno con spalline amovibili: diventa a fascia e si adatta a più
tipologie di abiti. E per le donne che non hanno una quarta di seno come
Francesca Cipriani ma vorrebbero avere comunque un décolleté invidiabile, da
oggi non c’è bisogno di andare dal chirurgo plastico ma semplicemente di
utilizzare la “regola dei 3 cm”:
dopo aver indossato il reggiseno della forma che ritenete più idonea a voi,
controllate che tendendo la spallina per fissare la misura giusta, quest’ultima
non si allunghi più di 3 cm altrimenti rischierete di avere un seno rilassato
mentre noi l’effetto che vogliamo dare è quello super push-up! Spero che questo articolo vi sia stato d’aiuto nella
scelta della vostra lingerie e se avete dubbi o volete avere dei consigli non
esitate a contattarmi!
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Buono shopping!
Vincenzo De Leonardis
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