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L’INTRAMONTABILE ERA DEL “LITTLE BLACK DRESS”


“When a little black dress is right, there is nothing else to wear in its place.”
-Wallis Simpson

Potete chiamarlo come volete, da Petite Robe Noire a scemarello (come lo definiva Camilla Cederna) ma il tubino nero resterà per sempre uno dei capi-icona che hanno fatto la storia nel settore della moda femminile. Sinonimo di eleganza, versatilità, comodità, viene considerato un evergreen che non può mancare nell’armadio di una donna né tantomeno in quello di una ragazza. Ma secondo voi  da dove nasce il tubino nero? E chi lo portò in passerella la prima volta? Beh, iniziamo subito col dire che la sua nascita risale al 1926 durante la cosiddetta “rivoluzione di Coco Chanel”. Infatti miss Chanel volle ideare un abito che fosse comodo, portabile in ogni momento della giornata ma che si adattasse soprattutto al fisico di ogni donna. Chanel veniva considerata una stilista anticonvenzionale infatti, prima degli anni ’20, indossare un tubino nero fuori dal lutto era considerato indecente e volgare. Però con la sua tenacia, riuscì a stravolgere tutte le donne facendo breccia nei loro cuori. Questo abito nero diventò simbolo di una donna pericolosa tanto da essere usato nel cinema per personaggi femminili fatali e particolarmente trasgressivi. Ma la vera popolarità la raggiunse negli anni ’60 quando l’attrice Audrey Hepburn (foto sopra) lo indossò con una collana di perle nel celebre film “Colazione da Tiffany”. Quel modello fu realizzato da Givenchy in raso nero prettamente italiano. Si trattava di un abito da sera senza maniche, con gonna lunga sin quasi al suolo, leggermente stretto in vita, con uno spacco fino alla coscia sul lato sinistro. Il corpetto era leggermente aperto sulla parte posteriore con un décolléte che lasciava scoperte le spalle. Insomma un abito da sogno che nel 2006 fu venduto ad un’asta all’esorbitante cifra di 410.000 $ (intorno alle 500.000 €). Da quel momento lo scemarello diventò il più richiesto nelle boutique di tutto il mondo e solo negli anni ’80 e ’90 cominciò ad essere proposto in materiali, lunghezze e tessuti diversi ma allo stesso tempo particolari. No fu solo Audrey ad innamorarsi del tubino nero ma ad oggi lo richiedono soprattutto principesse, duchesse e regine (da ricordare che solo la regina Elisabetta d’Inghilterra né possiede uno per ogni colore esistente) . A 90 anni dalla nascita del  Little black dress  si può affermare la sua entrata nel nostro patrimonio culturale tanto che artisti di ogni genere gli dedicano canzoni, libri e persino profumi (Guerlain- La Petite Robe Noire). Come ho detto prima, grazie alla sua vestibilità può adattarsi veramente ad ogni tipo di donna però bisogna stare attente a non sembrare ridicole! Prima di tutto la lunghezza consigliata per il tubino nero (ma anche per qualsiasi abito corto) è appena sopra al ginocchio. Il tubino classico è senza maniche ed ha una linea aderente ma grazie agli stilisti oggi lo si trova anche in linee semiaderenti o addirittura ampie quindi signore non vi preoccupate perché tutte potete avere questo passpartout senza tempo. Se non amate il total black potete optare anche per un tubino nero con richiami colorati così da adattarsi alla vostra personalità. Se avete un fisico corpulento non utilizzate un tubino super stretto perché altrimenti invece di essere perfette risulterete degli involtini di primavera! Optate invece per un tubino che addolcisca le vostre curve e che vi faccia sembrare una donna SEXY!
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E ricordate sempre di scegliere bene il vostro capo d’abbigliamento perché tutto inizia da lì!

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A presto,
Vincenzo De Leonardis 

GriffeCommunity

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