Ognuno di noi identifica, di solito, la propria corporatura
in rapporto ad una taglia abituale, ma quante volte ci sarà capitato di
misurare un capo, la cui vestibilità reale non corrisponde affatto alla taglia
indicata sull’etichetta?
Le ragioni possono essere molteplici. Una delle tante
potrebbe consistere nella percentuale più o meno elevata di elastan che è, in
genere, una componente non trascurabile della composizione di un tessuto. La
percentuale di elastan si aggira comunemente intorno al 2 – 5 % al massimo. La
si trova, talora, sino al 10% quando si tratta essenzialmente di capi
d’abbigliamento realizzati in taglia unica e, pertanto, si presenta l’esigenza
di consentire una vestibilità elevata che si adatti a più taglie.
La ragione principale, però, riguarda i parametri di
conversione delle taglie nazionali ed internazionali. Questo problema è
avvertito sempre più spesso negli ultimi anni, poiché il mercato commerciale è
diventato internazionale e globalizzato. Le taglie nazionali vengono rapportate
a quelle internazionali secondo tabelle di equiparazione che fungono da veri e
propri convertitori di taglie. Sebbene i parametri a cui attenersi, in termini
di misure, siano ben specificati e concordati tra le varie Nazioni, i valori di
conversione fra le taglie vanno sempre intesi come approssimati ed
approssimativi. Ciò perché la stessa taglia può avere una vestibilità diversa a
seconda del brand e del modello di un capo d’abbigliamento.
Questa diversità “d’interpretazione” delle taglie tra
produttori, marche e Paesi di produzione e di destinazione dei capi è e
continuerà ad essere una di quelle “querelle” infinite senza soluzioni
oggettive e definitive.
Si pensi, inoltre, alle profonde differenze anatomiche e
somatiche circa la corporatura di una donna europea, una africana ed una
asiatica. Questa considerazione è tanto più attuale in quest’ultimo decennio
durante il quale numerosissime imprese hanno deciso, per svariate ragioni, di
delocalizzare la produzione all’estero. Anche questo aspetto incide
notevolmente circa la taratura e, spesso l’interpretazione delle taglie
internazionali.
Nell’ambito di questo scenario complesso, Griffecommunity
mira alla totale soddisfazione del cliente e, pertanto, lo staff controlla
tutte le schede di ogni articolo in vendita; queste sono corredate da accurate
descrizioni e fotografie dettagliate. I venditori specificano, non solo la
taglia indicata sull’etichetta, ma anche la taglia realistica e, quando
necessario, anche le misure in cm per garantire la precisa identificazione
della vestibilità. I parametri relativi alle misure sono specificati nella
sezione "Attributi" accanto a "Descrizione" nella scheda di
ciascun articolo.
Attraverso questi accorgimenti, totalmente innovativi,
Griffecommunity ha rivoluzionato il settore dell’e-commerce relativo alla
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Testo a cura di Annunziata Parisi
GriffeCommunity Staff
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